TRA LA VALLE DELL’ ENZA E LA VALLE DEL CEDRA

PONTE SULL’ ENZA DI MONTEDELLO – VAESTANO – VAIRO – MADONNA DEL MONTE – VECCIATICA – LUGAGNANO -RIMAGNA – RIGOSO – SUCCISO NUOVO – CECCIOLA – NIRONE – VAESTANO

KM 50. dislivello 1600 m.

Total distance: 49680 m
Max elevation: 1321 m
Min elevation: 532 m
Download file: anello con variante lugagnano rimagna.gpx
MADONNA DEL MONTE

Questo giro parte dal ponte sull’ Enza che collega il Borgo di Montedello di Ramiseto alla sponda Parmense ed in particolare al paese di Vaestano. Dopo essere risaliti per asfalto fino a raggiungere la ex statale Massese siamo svoltati a sinistra in direzione Vaestano e qui quasi al termine del paese abbiamo imboccato sulla destra un piccolo stradello asfaltato in direzione delle case di Vairo superiore (indicazione Madonna del Monte). Superata la piazzetta del borgo e le ultime case, lo Stradello è diventato ghiaiato e ,sia per il fondo che per la pendenza, ci ha costretto a mettere i rapporti più agili. Seguendo sempre la traccia principale, ampia strada ghiaiata, alternando alcuni strappi più ripidi, ad alcuni momenti nei quali era possibile tirare il fiato, siamo giunti ad un valico sul crinale spartiacque tra la valle dell’ Enza e la valle del Cedra, ove è posizionato il suggestivo santuario detto della Madonna del Monte.

IL BIVIO A LUGAGNANO INFERIORE

Dopo una breve sosta siamo risaliti in sella e abbiamo cominciato a scendere sul versante della Valle del Cedra in direzione Vecciatica. Qui abbiamo ritrovato l’asfalto ed abbiamo continuato a scendere in direzione Lugagnano. Giunti a Lugagnano Inferiore abbiamo svoltato a sinistra su piccolo stradello asfaltato con indicazioni SELOLA BARBARASCO.   Tenuta la destra al primo bivio, abbiamo continuato lungo questo Stradello con diversi su e giù fino a giungere, dopo che la via si era trasformata in mulattiera con tratti anche abbastanza impegnativi, ad una sbarra, superata la quale siamo transitati su un ampio pianoro sul quale era posizionata una casa colonica disabitata. Girando intorno alla casa la mulattiera continuava ma assai Imperia ed incolta. Nonostante questa fosse una traccia riportata anche dalle cartine del grande giro MTB dell’Appennino Parma est proseguendo su questa traccia abbiamo dovuto procedere per diversi tratti a piedi , non solo per la pendenza, ma anche per il pietoso stato della via . Di questo passo probabilmente fra 1 anno o 2 sarà definitivamente cancellata e non più percorribile. Seguendo questa traccia impervia siamo transitati su una più evidente ed ampia carrareccia che dapprima in lieve salita e poi con alcuni duri strappi non sempre pedalabili ci ha fatto ritrovare l’ asfalto della ex statale massese poco prima dell’ abitato di Rimagna.

VERSO RIMAGNA LA TRACCIA DEL SENTIERO SI E’ QUASI PERSA

Dopo avere superato l’abitato di Rimagna, in corrispondenza del primo tornante della statale ex massese abbiamo imboccato sulla sinistra una invitante mulattiera che, dopo avere guadato un torrente ha proseguito in falsopiano per circa 500 m. Successivamente però ci ha costretto a spingere la bici a mano in quanto il fondo sconnesso e la pendenza sostenuta non consentivano una pedalata adeguata. In questa maniera siamo nuovamente giunti sull’asfalto della ex statale poco prima del Bivio per la località di Prato spilla. Svoltando a sinistra abbiamo proseguito in direzione Passo del Lagastrello e superato un piccolo passo spartiacque tra la Valle dell’ Enza e la Valle del Cedra, in discesa, abbiamo raggiunto l’abitato di Rigoso. Qui abbiamo dovuto provvedere a una sommaria riparazione di una leva del cambio posteriore che si stava staccando, abbiamo provveduto a riempire le borracce alla fresca fonte del paese ed infine ci siamo fermati a mangiare un piatto di tortelli presso la trattoria da Mirka. Così rifocillati, mentre qualche piccola goccia di pioggia cominciava a cadere ci siamo diretti al Passo di Lagastrello e passando sul ponte del Lago Paduli siamo tornati in territorio Reggiano.

IL BORGO DI RIGOSO

Subito dopo il ponte sulla destra abbiamo imboccato il sentiero 659, che in questo tratto coincide con il sentiero dei Ducati. Abbiamo proseguito sempre sul sentiero 659 che, dopo aver abbandonato il sentiero dei Ducati coincide per breve tratto con il sentiero 653, sul quale poi al successivo bivio abbiamo proseguito. Al successivo bivio ancora tuttavia abbiamo abbandonato il sentiero 653 per cominciare a scendere lungo il sentiero 657 in direzione Succiso nuovo che, non senza difficoltà per alcuni tratti veramente sconnessi e pietrosi e per alcune contropendenze veramente impegnative abbiamo successivamente raggiunto. Da succiso nuovo, dopo avere nuovamente fatto rifornimento d’acqua alla fonte che si trova proprio all’imbocco del sentiero che abbiamo percorso, per asfalto abbiamo raggiunto la strada provinciale per il passo di Lagastrello, sulla quale abbiamo svoltato a destra per raggiungere il Borgo di Cecciola. Borgo carino, recentemente ristrutturato e caratterizzato da alcune viuzze in pietra ed alcune volte in mezzo alle case.

659 VERSO SUCCISO NUOVO
SUL SENTIERO 657 VERSO SUCCISO NUOVO
SEMPRE SUL SENTIERO 653
CECCIOLA

Qui abbiamo proseguito seguendo i segnavia bianco Rossi in discesa uscendo dal paese ce non senza faticose contropendenze abbiamo raggiunto Il guado del torrente liocca e proseguito fino al ponte cosiddetto della Golara sul torrente Enza, attraverso il quale siamo tornati in territorio parmigiano. Sapevamo che ti aspettava una risalita verso il borgo di Nirone, ma non pensavamo fosse così impegnativo. Infatti il sentiero per un po’ ha continuato a scendere costeggiando la sinistra idrografica del Torrente Enza per poi cominciare a salire repentinamente con fondo piuttosto sconnesso al punto che diversi tratti sono stati percorsi con bici a spinta. Raggiunto poi l’asfalto in corrispondenza di un Casolare agricolo le fatiche non sono affatto finite in quanto ci aspettava un tratto è vero in asfalto, ma con una pendenza intorno al 23%. Attraversato il Borgo di Nirone siamo nuovamente transitati sulla statale ex Massese attraverso la quale svoltando a destra siamo giunti a Vaestano e di li, nuovamente svoltando a destra siamo tornati al punto di partenza presso il ponte di Montedello di Ramiseto.

IL GUADO DELLA LIOCCA
IL PONTE DELLA GOLARA
DA VAIRO SI SALE ALLA MADONNA DEL MONTE
DA RIMAGNA A RIGOSO
SINGLE TRACK SUL SENTIERO 659
SINGLE TRACK SUL SENTIERO 653