Un giro che, a parte la salita finale al monte Airone da Quattro Castella, peraltro potenzialmente evitabile, accorciando così il giro rendendolo quasi alla portata dei bikers meno allenati, consente di pedalare su strade minori e belle carraie partendo direttamente dal capoluogo di provincia .
Max elevation: 397 m
Min elevation: 58 m
Come riscaldamento abbiamo percorso la ciclabile del Crostolo fino alla vasca di Corbelli . Da lì siamo passati sull’ altra sponda e dopo avere attraversato la SS 63 abbiamo imboccato in direzione Reggio la nuova ciclabile che corre al di dietro delle case di Rivalta e che scavalca in sottopasso la strada provinciale per raggiungere e superare poi il complesso scolastico e subito dopo riprendere girando a sn. ( parco del Modolena ) ed inoltrarsi nel suggestivo bosco della Cavalla per poi raggiungere via Fratelli Rosselli in prossimità di Villa Levi . Qui abbiamo girato a sn. e subito dopo il ponte del torrente modolena abbiamo raggiunto ed attraversato via Ruozzi e, di fronte, abbiamo imboccato via Morgagni , strada apparentemente a fondo cieco. Giunti infatto al termine della strada , davanti al cancello di una bella villa abbiamo girato a dx. su carraia appena accennata inerbata aggirando la Villa e di lì abbiamo poi proseguito su abbozzo di carraia in un suggestivo ambiente rurale reso ancora più vivace dall’ acre odore di ciò che evidentemente pochi giorni prima era stato sparso per concimare. Abbiamo così raggiunto via Adelmo Tirabassi dove abbiamo girato a dx. in direzione di San Bartolomeo. Leggermente a monte dell’ abitato di San Bartolomeo abbiamo poi intercettato via Freddi , dove abbiamo girato a dx. raggiungendone le prime case. E poco prima, abbiamo svoltato a sn. in via del Casinazzo . Abbiamo così costeggiato il confine posteriore del circolo del Golf Matilde di Canossa fino a raggiungere in discesa il pinte sul torrente Quaresimo. Qui poco prima del ponte inizia un tratto in sigle track assai divertente e vario che costeggia la dx. idrografica del torrente stesso.
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il BELLISSIMO SINGLE TRACK LUNGO IL TORRENTE QUARESIMO
Seguendo la traccia più evidente che ad un certo punto si è scostata dalla sponda del rio , all’ imbocco di una coorte abbiamo deviato a sn. ad intercettare poco dopo l’ asfalto in via Giovanardi che abbiamo però semplicemente attraversato per proseguire su stradello ghiaiato e giungere così su via Gastione , sulla quale abbiamo svoltato a dx. raggiungendo così nuovamente un ponte sul Quaresimo . Anche qui subito dopo il ponte abbiamo imboccato un accenno di carrareccia che seguiva la sn. idrografica del torrente che poi , in corrispondeva di una sua ansa verso dx abbiamo superata per ritrovarci su un divertente stradello ghiaiato ( via Martiri di Marzabotto ) dove abbiamo proseguito in direzione sud . Dopo avere proseguito su questo stradello per poco meno di 1 km. Ormai in corrispondenza del complesso di una grossa azienda agricola abbiamo svoltato a dx. su un ampia carraia che ha circumnavigato i fabbricati rurali dirigendosi poi verso ovest a ritrovare uno stradello asfaltato che seguiva il corso del rio Soadino , sul quale abbiamo raggiunto la ciclabile che corre parallela alla nuova tangenziale di 4 Castella continuando in direzione ovest fino al primo passaggio utile di attraversamento della tangenziale , attraversato il quale ci siamo diretti verso le case di 4 Castella su via Santi. Attraversata successivamente la vecchia provinciale abbiamo proseguito in direzione sud su via Giuseppe Mazzini per poi svoltare a sn. su via Vittorio Veneto ed immediatamente dopo ancora a sn. su via De Amicis. Dopo poche centinaia di mt. Abbiamo intercettato a dx. via Gasiola ove avremmo dovuto svoltare . Abbiamo però girato a dx. per rendere la ascesa più abbordabile sullacarraia immediatamente successiva che con due tornanti ci ha portato non senza fatica in quota , per poi proseguire con pendenze sempre sostenute su una dorsale che conduce direttamente quasi allo sommità del Monte Airone, una dei 2 montarozzi che sovrastano il parco di Roncolo.
La carareccia, seppure con fatica è quasi totalmente pedalabile fatta eccezione per il penultimo tratto ove spesso essendo incavata si trova fango e pietre che possono rendere per brevi tratti molto difficile l’ equilibrio e la pedalata. Siamo così giunti sul crinale ormai in vicinanza della provinciale Bergonzano Salvarano . Qui abbiamo svoltato a sn. proseguendo sul crinale e superando sia la vicinissima vetta del M. Airone che la successiva vetta , assai panoramica del Mone Biliano . Da lì una breve discesa per raggiungere il primo degli accessi al Parco. Non siamo entrati subito ed abbiamo proseguito in leggera salita fino a raggiungere il secondo degli accessi e qui siamo entrati e proseguendo dapprima in salita e poi in falsopiano ci siamo affacciati sulla radura che sovrasta la casetta punto di ristoro nei periodi non di lockdown per continuare a dx. sempre su crinale e raggiungere così la madonnina ed il sentiero omonimo, sul quale abbiamo proseguito tenendo la direttrice principale fino a raggiungere un più evidente bivio successivo, ove abbiamo tenuto la sn. ad angolo retto proseguendo sul sentiero dello Scoiattolo in semipiano. Giunti al bivio successivo anziché proseguire innanzi a a noi sulla traccia principale, abbiamo svoltato a dx. in discesa dissestata uscendo così dal parco e portandoci su una pù ampia carrareccia molto solcata sulla quale abbiamo tenuto la sn. per entrare poi dopo poco attraversando uno sgangherato cancello sempre aperto nella tenuta Venturini Baldini , dove i colori di autunno nei bei vigneti che li si trovano vengono pienamente esaltati.
Dopo una prima breve risalita tra questi vigneti abbiamo piegato a sn. e costeggiato una villetta per poi dirigersi a est verso la casa padronale. Poco prima però abbiamo deviato a sn. ad angolo acuto e successivamente al termine del rettilineo discensivo a dx. per ritornare così sullo stradello di accesso alla villa ed uscire poco dopo dalla tenuta tendendo la dx.. Poco dopo il cancello di accesso alla tenuta all’ inizio delle abitazioni, abbiamo svoltato a dx. a raggiungere su divertente carraia l’ oratorio di san Michele che sovrasta Salvarano. Aggirato l’ oratorio abbiamo svoltato a dx. ad imboccare la mulattiera, contrassegnata da segnavia bianco rossi che in divertente discesa ci ha riportato a Salvarano. Qui abbiamo attraversato la strada provinciale per imboccare via Mario Freosi e svoltare poi successivamente a sn. su via Montefiorino superando nuovamente il torrente Modolena. Con pendenze assai sostenute abbiamo affrontato su asfalto il drittone che ci ha portato ad un piccolo nucleo rurale, superato il quale abbiamo imboccato la carraia dapprima discensiva ( evitando la diramazione dx. in salita contrassegnata da segnavia bianco rossi ) che poi risaliva anche con pendenze sostenute e fondo abbastanza rovinato a raggiungere il crinale cosidetto dei 7 colli, cioe il crinale spartiacque tra Campola e Modolena dapprima e rio delle Betcemme poi che da Puianello conduce fino a Canossa. Lì abbiamo svoltato a sn. e dopo essere saliti a Case Monteraggiolo e sul Monte Leone , transitando da località Mucciatella , dopo una ultima risalita finale alla vecchia chiesa di Puianello , in veloce discesa ci siamo tuffati su Puianello. Da Puianello abbiamo ripreso la ciclabile in direzione Reggio, mas giunti poi alla diga della vasca Corbelli abbiamo optato per proseguire in single track che abbiamo seguito praticamente fino al bar ristorante Quantum. Da lì proseguendo sulla ciclabile della dx. idrografica siamo rapidamente rientrati al nostro punto di partenza.