Panocchia – Torrechiara – Strognano – Tordenaso – Marzolara – Marzano – Lesignano Palmia – Calestano – Fragnolo – Valico di Monte Fragno – Tre Rii – Case Pellighelli – Pastorello – Capoponte – Orzale – San Michele di Cavana – Mulazzano Ponte – Langhirano – Strada Vidiano – Torrechiara – Panocchia
Un giro interessante prevalentemente su strade asfaltate minori e di impatto traffico pressochè nullo, ma anche con qualche tratto ghiaiato e con un ultimo pezzo , breve , ma intenso off road , da evitare nei periodi molto pivosi ed umidi. Fattibile anche in ibrida od in gravel .
Max elevation: 856 m
Min elevation: 176 m
Abbiamo parcheggiato in località Panocchia, in adiacenza alla Chiesa. Ci siamo poi diretti a Torrechiara sulla strada comunale che intercetta la strada provinciale per Langhirano proprio al di fronte delle case di Torrechiara. A Torrechiara abbiamo raggiunto il piccolo parcheggio antistante il Castello ed abbiamo proseguito in salita in direzione nord dopo il parcheggio su Strada del Mulino. Siamo così giunti ad una piccola sella dove abbiamo intercettato via del Golano svoltando a sn. sempre in salita. Abbiamo continuato a salire su questa strada alternando alcuni strappi ad alcune spianate raggiungendo dapprima il paese di casatico e successivamente quello di Strognano , dopo il quale abbiamo intercettato la strada proveniente da Mattaleto che abbiamo imboccato svoltando a dx. in direzione Tordenaso. Qui la strada ha cominciato ad alternare alcuni tratti discensivi a brevi strappi in salita, uno dei quali in località Case Manfredelli , ove la via per Tordenaso vira rapidamente a sn. . Dopo una breve sosta al piccolo oratorio di Tordenaso in prossimità ormai del piccolo nucleo di case Ughi abbiamo svoltato a sn in salita su di una piccola stradicciola che ben presto è divenuta ghiaiata ( via Casa Nuova ). Successivamente la strada è nuovamente divenuta asfaltata ed al più evidente bivio successivo abbiamo evitato la via di sn. che ci avrebbe portato in direzione di un grosso caseggiato ( forse una vecchia colonia ) con uno strappo veramente importante fino al 17% di pendenza, per girare invece a dx. inizialmente in discesa. La strada ben presto è diventata ghiaiata e dopo un altro discreto strappo in salita ha cominciato poi rapidamente a scendere ritornando asfaltata fino a raggiungere la strada di fondovalle Baganza in prossimità di Marzolara.
Qui abbiamo girato a dx. sulla strada di fondovalle per varcare poi il Baganza dopo poche centinaia di metri ed approdare alla sua sn. idrografica. Anche qui , dopo poche centinaia di mt. Abbiamo abbandonato la strada diretta a San Vitale di Baganza , per girare a sn. in salita sulla strada comunale per Lesignano Marzano. Abbiamo continuato a salire su questa strada ignorando dapprima il bivio per Cella di Palmia, per poi girare a sn. al bivio successivo proseguendo sempre sulla comunale Lesignano Marzano. Qui abbiamo superato la suggestiva Pieve di Marzano e dopo avere superato il suggestivo borgo di Lesignano Palmia, abbiamo raggiunto la più ampia strada proveniente da Fornovo e dal fondovalle Sporzana , sulla quale rapidamente siamo arrivati ad intercettare la strada proveniente dalla direttrice Fornovo Cassio Berceto. Qui abbiamo girato a sn. per arrivare con una rapida discesa a ripassare il Baganza in località Calestano.
A Calestano abbiamo imboccato la salita per il valico di Monte Fragno, transitando per Iano e Fragnolo. E’ una salita costante che con punte al 12-13% non scende praticamente quasi mai al di sotto del 7-8% e richiede quindi un costante impegno. Giunti al valico ci si affaccia nuovamente sulla Valle del Parma e , anziché procedere sulla direttrice principale per Langhirano, qui abbiamo svoltato a dx. il leggera salita su piccolo stradello asfaltato che ben presto , girando a sn. , ha cominciato a scendere con pendenze sostenute e , dopo avere superato il piccolo nucleo di Case Martane, ci ha fatto raggiungere l’ abitato di Tre Rii , dove ci attendeva una pausa ristoratrice presso la ottima trattoria Ablondi. Dopo esserci rifocillati siamo ripartiti imboccando la piccola stradicciola via Pellinghelli , che ci ha rapidamente riportato sulla strada provinciale di fondovalle Parma , ove abbiamo girato a sn. per raggiungere Pastorello. Abbiamo qui valicato il Parma per raggiungere Capoponte e superare il paese sulla strada per Tizzano e Schia. Ma dopo circa 200 mt, abbiamo svoltato a sn. a superare il torrente Parmozza dirigendoci verso Orzale.
Dopo i primi tre tornati della strada in corrispondenza di quest’ ultimo abbiamo svoltato a sn. ( indicazione strada dei Boschi ) transitando in adiacenza della suggestiva Pieve, raggiunta la quale abbiamo proseguito tenendo la sn. dapprima in discesa e successivamente in salita su questa bella stradicciola che dall’ alto segue la dx. idrografica del torrente Parma. Raggiunta una piccola sella si comincia a scendere ed abbiamo così raggiunto San Michele di Cavana , per poi con breve risalita raggiungere la strada di collegamento tra Mulazzano ponte e Costa di Urzano, in prossimità del nucleo di case denominato La Maestà per la bella grossa Maestà mariana che ivi è situata. Abbiamo così nuovamente raggiuto il fondovalle Parma in prossimità di Mulazzano Ponte. Varcato il Parma ed approdati a Langhirano abbiamo svoltato a dx. sulla nuova ciclopedonale di recente realizzata nell’ ambito del parco del parma recentemente intitolato ai caduti COVID del comune. Dopo avere percorso per circa 1,5 Km tale ciclabile siamo stati costretti a rientrare sulla strada provinciale.
Abbiamo rapidamente attraversato tale arteria , sempre piuttosto trafficata , e , successivamente, per evitare di percorrerla , abbiamo immediatamente svoltato a sn. su via Strada del Monte , che piegando verso sud è immediatamente diventata ghiaiata. Dopo un breve tratto lungo un rio , la strada lo ha superato ed ha cominciato a salire con pendenze sostenute fino a raggiungere una casa colonica in stato di abbandono. Ma anche dopo avere aggirato il casolare le pendenze si sono mantenute sostenute e la fatica è diventata notevole anche per il fondo piuttosto molle ed appiccicoso non proprio particolarmente adatto ad una ibrida o ad una gravel. Nel momento in cui lo stradello, ormai trasformato in mulattiera avrebbe cominciato a piegare più drasticamente verso sn. continuando a salire ,abbiamo svoltato a dx. in discesa su meno evidente traccia di carraia inerbata che successivamente ha cominciato a scendere con pendenze veramente importanti fino ad intersecare la piccola strada asfaltata per Vidiana , sulla quale abbiamo proseguito in falso piano fino ad intercettare nuovamente la strada provinciale a circa 200 mt. dal bivio per entrare in Torrechiara. La fatica è stata notevole , ma la suggestione del paesaggio , dell’ offroad, e dell’ avere evitato comunque il traffico la ha ampiamente ripagata. Attraversata quindi Torrechiara abbiamo ripreso riattraversando la strada provinciale, la via per Panocchia e così rapidamente abbiamo ritrovato il nostro punto di partenza.