A CANOSSA VIA SAN POLO DA REGGIO

Un interessante itinerario che partendo dal capoluogo di provincia, Reggio Emilia, raggiunge dapprima Quattro Castella, poi San Polo, e di li Canossa, per poi rientrare tramite il classico percorso dei sette colli.

Total distance: 61394 m
Max elevation: 638 m
Min elevation: 153 m
Download file: A canossa e rientro da Reggio.GPX

Quando si parla di raggiungere Canossa con il suo Castello da Reggio città, per gli appassionati di mountain-bike il percorso è uno solo, si tratta dei ben noti i sette colli. Il percorso che si snoda su crinale che, iniziando da Puianello, superando sette piccoli colli raggiunge la storica famosa località.il percorso che qui mi accingo a descrivere è completamente diverso ed utilizza il tracciato dei sette colli esclusivamente per il rientro. Il che non è affatto sfavorevole in quanto ormai il tracciato in questione è talmente rovinato da solchi di moto e fuoristrada e zoccoli di cavalli da renderlo di difficile pedalabilità totale in salita, mentre invece in discesa, come si suol dire, tutti i santi aiutano a rimanere in sella.

IL GRUPPO

Partiti dalla città per ciclabili, dopo aver valicato il Crostolo sul ponte adiacente il cimitero monumentale abbiamo raggiunto attraversando via fratelli Rosselli sulla ciclabile che la percorre il nuovo cimitero di Coviolo e successivamente sempre per ciclabile la chiesa di Coviolo. Siamo così entrati nel parco del Modolena  ed abbiamo proseguito sul sentiero tracciato che dopo avere incontrato l’  imponente, ma in abbandono , edificio di Villa Levi prosegue costeggiando a ovest l’abitato di Rivalta e, passando attraverso il suggestivo bosco della Cavalla raggiunge poi il cimitero della omonima frazione. Dal cimitero di Rivalta ci siamo portati poi sulla strada provinciale svoltando a destra. Superato poi il ponte sul torrente Modolena, immediatamente dopo, abbiamo svoltato a sinistra su Stradello  ghiaiato di accesso ad un gruppetto di case.Raggiuntele,la nostra direzione ha proseguito girando a destra su carraia inerbata che successivamente si è trasformata in esile traccia a  raggiungere poi via Strozzi poco a valle del cartello indicatore di San Rigo. Su questa via abbiamo girato a sinistra in direzione sud. Percorsi però circa 200 m abbiamo nuovamente abbandonato via Strozzi per svoltare a destra sullo Stradello ghiaiato di accesso ad un gruppo di case. Qui, anziché dirigerci verso la casa colonica, a cui avrebbe condotto lo Stradello, abbiamo proseguito diritti dinanzi a noi imboccando una bella e spaziosa carraia. Siamo così giunti a circumnavigare un’altra villa, dopo avere superato sul ponticello il Rio Fossa Marcia.

SUL VIALETTO VERSO IL CASTELLO DI BIANELLO

Superata la Villa , abbiamo evitato lo stradello di accesso alla medesima alla nostra dx. ed abbiamo proseguito su carraia che, deviando leggermente a sn. ci ha riportato su Via Gino Gandini in prossimità di alcuni fabbricati colonici.  Superati questi edifici abbiamo poi proseguito su via Gandini tenendo la sn. fino a raggiungere , tenendo la sn. ad un successivo bivio una nuova abitazione , tramite il cui stradello di accesso siamo poi ritornati su via Strozzi in prossimità di una secca curva a sn. Abbiamo poi brevemente proseguito su via Strozzi per svoltare a sn. dopo un breve tratto a S in via Montegrappa. Dopo poco più di 300 metri abbiamo nuovamente svoltato a destra su una bella carrareccia che dopo avere superato il Rio Canaletto ci ha portato in leggera discesa ad incontrare al di dietro di un’ampia casa colonica, il Rio Moreno.  Qui abbiamo avuto la sorpresa di trovarlo frammisto a liquami provenienti dalla stalla e da un deposito di sterco ubicato nelle vicinanze. Siamo riusciti ugualmente a superarlo con una certa cautela per poi risalire a superare la casa colonica e ritornare poi sulla strada di accesso della stessa a raggiungere nuovamente via Strozzi, poco prima della sua intersezione con Via della Polita, sulla quale abbiamo svoltato tenendo la sn. a raggiungere ed intersecare via D. Freddi a Rubbianino. Attraversato la strada, quasi di fronte, appena sulla sinistra, abbiamo imboccato via Gastione, per poi abbandonarla al bivio successivo girando a sinistra su via Ghiardello in direzione di via Cristoforo Colombo. Ed appena prima di transitare su quest’ultima via, abbiamo girato a destra su abbozzo di carraia innervata che ci ha condotto in direzione di una cantina di nomadi, aggirato la quale, abbiamo ritrovato una più ampia strada ghiaiata,tramite la quale abbiamo ritrovato l’ asfalto in via Martiri di Marzabotto.

AGGIRANDO BORSEA

Anziché mantenerci su questa strada abbiamo però svoltato a sn. su stradello ghiaiato con indicazione Agriturismo il Glicine. Dopo avere evitato la prima deviazione sulla nostra sn. di accesso alla azienda agricola e ad alcune case , abbiamo svoltato a sn. invece sulla carraia , per poi tenere immediatamente dopo ancora la sn. a costeggiare un recinto di bovini , tenere la dx. al bivio successivo , girare larghi verso sn. subito dopo un ampio deposito di sterco e tenere al bivio successivo a sn. in direzione di un nucleo di case , tramite il cui stradello ghiaiato di accesso siamo sbucati su asfalto, che, costeggiando il rio Soadino ci ha portato a raggiungere la pista ciclabile che costeggia la nuova tangenziale di Quattro Castella. Abbiamo girato a dx. in direzione ovest proseguendo su questa ciclabile.  Un poco prima però di raggiungere via F. Santi  abbiamo scavalcato la tangenziale a raggiungere sul lato opposto uno stradello ghiaiato attraverso il quale ci siamop poi riportati su via Santi in direzione dell’ abitato di Quattro Castella. Dopo avere percorso pressochè tutta la via abbiamo svoltato a dx in via don Domenico Ghirardini, per poi svoltare nuovamente a dx. in via Conti . Dopo circa 100 m abbiamo svoltato a sn. entrando nell’ area del Castello di Bianello pedalando sulla ghiaiata di  accesso.  Al primo bivio abbiamo tenuto la dx. in piano ( con indicazione Monticelli , M. Lucio).

IN DIREZIONE GRASSANO BASSO

Dopo avere superato una sbarra in prossimità di un casolare abbandonato ben presto la carrareccia si è straformata in sentierino single track caratterizzato da tratti brevi ma con pendenze veramente al limite per poi spianare leggeremente e cominciare a scendere dopo il bivio per il M. Lucio, ove noi abbiamo tenuto la dx. in direzione di Monticelli.  In breve il single track è esitato in più ampia carraia con la quale in discesa abbiamo raggiunto l’ asfalto ormai in prossimità delle ultime case di Monticelli.  Dopo avere proseguito quindi in leggera discesa in direzione del centro abitato , abbiamo trovato sulla sn. in mezzo alle case un via ghiaiata caratterizzata da segnavia bianco rossi del CAI sulla quale abbiamo svoltato. Superando ben presto il rio Enzola.  Al bivio successivo sempre seguendo i segnavia bianco rossi abbiamo tenuto la sinistra, per poi superare un fossatello su uno sbilenco ponticello di legno e proseguire in leggera risalita sul bordo di un prato che ci ha consentito di evitare il sentiero in mezzo alle frasche che, piuttosto solcato, presentava maggiori difficoltà nella pedalata. Abbiamo così intravisto, sulla nostra dx. quello che una volta era il complesso conventuale di Montefalcone, alcuni anni fa oggetto di una ristrutturazione, peraltro mai portata a termine pienamente.

SUI SETTE COLLI, SI AGGIRA IL MONTE DELLA SELLA. SULLO SFONDO CANOSSA

Al termine di questa breve risalita, abbiamo girato sulla nostra destra in leggera discesa sempre seguendo i segna via biancorossi, Ad attraversare il vivaio Matildico: Dopo averlo aggirato, siamo sbucati, in prossimità del suo ingresso principale su via Montefalcone ove abbiamo girato a dx. per poi imboccare immediatamente sulla nostra sn. una traccia di carraia inerbata in leggera salita, tramite la quale siamo sbucati su via Bonini, Dove abbiamo svoltato a sinistra, proseguendo per circa 500 m su questo Stradello ghiaiato. Per tutto questo tratto abbiamo continuato a seguire i segna via biancorossi che per la verità in alcuni punti sono stati parzialmente cancellati.in prossimità di una semicurva sinistra, abbiamo svoltato a sinistra su traccia di sentiero e,superato su ponticello di legno il rio Bottazzo, abbiamo risalito una traccia single-track in ripida salita, per poi girare a sinistra ed infine a destra in direzione di una casa torre,in località Ghilghetta.  Ci siamo trovati così su via Ermete Conti ,dove abbiamo svoltato a dx. per poi girare immediatamente dopo a sn. su via Ghilga. Dopo pochi centinaia di metri, sempre seguendo le indicazioni biancorossi, freccia, abbiamo girato a sinistra su una carraia inerbata che, raggiunto un prato, ha proseguito sulla destra, costeggiando una serie di ville, per poi immettersi su via Riolo che , poco dopo, si è immessa su via Piolo. Dopo avere incrociato via Grisendi, abbiamo poi svoltato a sn. in via Ghirardi, la quale poco dopo ci ha fatto immettere su via Cadorio. Ancora circa 200 metri e, nel momento in cui la via si sarebbe modificata in via Pezzano, abbiamo girato sulla destra e dopo una breve chicane, si siamo ritrovati sulla strada provinciale 73 per Borsea , che abbiamo in bocca girando a sinistra in leggera salita.abbiamo poi proseguito su questa strada affrontando una serie di tornanti con pendenze che si sono incrementati fino a 10 12%.

SUISETTE COLLI , ORMAI IN PROSSIMITA’ del MONTE PENTILE

Dopo avere superato i primi quattro tornanti, in prossimità del quinto, abbiamo imboccato sulla destra un’ampia mulattiera che in leggera discesa ci ha portato a raggiungere un casolare abbandonato, intorno al quale abbiamo girato per mantenerci in costa, evitando una deviazione sulla nostra destra che ci avrebbe portato sul fondo valle del rio Luceria. Dopo aver proseguito in falsopiano su carraia che via via diventava sempre più sconnessa, lo sapevamo, sia tesa una rapida risalita per raggiungere la località Borsea, ormai in prossimità del bivio per Grassano. Girando a destra siamo ritornati così sulla provinciale 73 e abbiamo raggiunto il video per Grassano, e abbiamo girato a destra in direzione di questo borgo.poco prima però di raggiungerlo, in prossimità di una secca curva a sinistra, abbiamo ritrovato la carraia discensiva che, proseguendo in direzione sud ovest, con splendidi panorami su Rossena  e Rossenella, ci ha fatto raggiungere il bivio con la carraia proveniente da Ciano tramite la Costa di Monte Albano. Ignorata questa deviazione, abbiamo proseguito diritti innanzi a noi con la mulattiera che è diventata più larga e spaziosa per poi risalire con un secco strappo e raggiungere la località di Grassano basso. Qui abbiamo girato sullo stradello ghiaiato di accesso alla località, per poi dopo poco girare a destra, seguendo le frecce con indicazione località Pietre. Dopo un primo tratto impegnativo ma tutto sommato pedalabile, abbiamo trovato innanzi a noi un muro che ci ha costretto a scendere di sella e a proseguire a piedi fino ad intravedere le case di questa località.siamo rimontati in sella E continuando a salire abbiamo superato le poche case di Pietre per poi in leggera discesa raggiungere nuovamente la provinciale a monte di Grassano. Abbiamo tenuto la destra e rapidamente, in leggera salita e abbiamo raggiunto il bivio per Carbognano, ove inizia o meglio, termina, il cosiddetto percorso dei sette colli, quello che dalla chiesa vecchia di Puianello, porta a Canossa. Questo percorso è ben noto e così ci siamo tuffati in discesa, si fa per dire, in quanto in questo percorso le risalite non mancano ed abbiamo quasi raggiunto la chiesa vecchia di Puianello. A circa metà della discesa verso Puianello, abbiamo svoltato a destra in discesa su traccia di carraia che ci ha portato in paese, sbucando sulla vecchia strada statale.Qui abbiamo girato a destra, per poi infilare un viottolo sulla sinistra, caratterizzato dall’indicazione di divieto di transito per i non residenti, tramite il quale siamo sbucati sulla pista ciclabile del Crostolo un po’ prima del ponte di Puianello. E di qui rapidamente tramite la pista ciclabile siamo ritornati al nostro punto di partenza, la città di Reggio.

Km 62.5. dislivello 1000 m