DA REGGIO A CASINA E RITORNO PER CARRAIE

Reggio E. – Ciclabile del Crostolo – Parco PIneta Vezzano – La Vecchia – Brugna – La Ripa – Margine – Il Bocco – La Canala – Moncasale – Casalio – Carrobbio – Castello di Sarzano – Casina – Monchi Foratori – Cipiolla – Ca di Pisa – Semiago – La Strada – Ca Mazzoni – Ca Schiavino – San Giovanni di Querciola – Monte Faggiola – Regnano – Cortevedola – Casola di Querciola – Ca del Lupo – Vezzano – Reggio Emilia

Total distance: 69931 m
Max elevation: 662 m
Min elevation: 41 m
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IL RITROVO AL PONTE DI PUIANELLO

Giro di un certo impegno che richiede un buon grado di allenamento in quanto comprende una settantina di km , molti dei quali off road con tratti caratterizzati da pendenze veramente impegnative . E’ bello però in quanto partendo da Reggio si evitano le strade principali e si percorrono tratti piuttosto interessanti

dopo la ciclabile del crostolo si attraversa il PARCO PINETA DI VEZZANO

Il percorso descrive come raggiungere il castello di Sarzano, il castello di Casina, partendo da Reggio, dalla città, percorrendo preferibilmente strade minori e carraie.Per uscire dalla città si percorre la ciclabile che lungo il Crostolo permette di raggiungere il piazzale antistante il parco pineta di Vezzano.Attraversata la statale 63 abbiamo poi imboccato la carraia che conduce all’interno del parco pineta contrassegnata da evidenti indicazioni bianco rosse per poi attraversare l’intero parco e, su una mulattiera di recente tracciata ritrovare la statale ormai in prossimità delle poche case di Casoletta. Bisogna prestare attenzione in quanto quest’ultimo tratto in prossimità di Casoletta è piuttosto fangoso anche in periodi relativamente secchi e quindi a volte conviene ritrovare la statale 63 un po’ prima e nel momento in cui la mulattiera presenta una ripida controtendenza in direzione sud . Poco prima del secondo ponte sul Crostolo abbiamo tenuto la sinistra costeggiando una fabbrica, per poi ritrovare una strada bianca lungo il torrente che ci ha consentito di intercettare successivamente la strada asfaltata che sale verso Monchio. Siamo a questo punto ritornati sulla statale 63  esiamo stati costretti a percorrere un breve tratto in località La Vecchia fino a raggiungere il bivio per località la Brugna.

IL BEL ORATORIO DI BRUGNA
IL SENTIERO CHE ATTRAVERSA IL PARCO PINETA

Qui abbiamo girato a destra e dopo una breve sosta al bel oratorio del piccolo borgo, abbiamo continuato a salire finché la strada asfaltata non è terminata e qui abbiamo imboccato ad angolo acuto una mulattiera che nel primo tratto ha mostrato una certa umidità e sulla quale abbiamo quindi faticato parecchio a pedalare anche per le pendenze assai sostenute.Ormai in prossimità di una casa colonica abbandonata il terreno è diventato migliore la pendenza si è attenuata ed abbiamo così potuto pedalare e raggiungere nuovamente la strada provinciale per Costaferrata. Qui abbiamo girato a destra in salita e dopo circa 400 m abbiamo raggiunto località La Ripa, dove abbiamo imboccato sulla sinistra prima in discesa una  ampia mulattiera. Raggiunto  il fondo della valletta abbiamo svoltato a sinistra ancora in discesa per poi proseguire con alcuni su e giù fino a raggiungere il Rio Fiumicello che abbiamo guadato per poi risalire faticosamente con pendenze assai sostenute fino a raggiungere il borgo di Margine che sovrasta la località il Bocco.

PROVENIENDO DA BRUGNA SI RAGGIUNGE LA PROVINCIALE PER PAULLO

A Margine abbiamo cominciato a scendere per la strada asfaltata che raggiunge le case in direzione del bosco, per poi girare a sinistra in discesa sulla prima carrareccia contrassegnata da segnavia bianco ross,i che ci ha portato a raggiungere rapidamente quest’ultima località. Al Bocco abbiamo proseguito la pedalata lungo la vecchia statale 63 fino a raggiungere e superare il cartello indicatore di località la Canala. Poco dopo abbiamo trovato sulla nostra destra una bella carraia che attraverso un rustico sottopasso ci ha fatto passare al di là del nuovo stradone viadotto della statale 63. Percorso un centinaio di metri abbiamo svoltato a sinistra in ripida salita per raggiungere così non senza difficoltà, ma grazie al fondo buono senza mai posare il piede a terra una selletta spartiacque. Qui abbiamo svoltato ancora a sinistra continuando a salire. Abbiamo quindi raggiunto le case di Moncasale dove abbiamo ritrovato l’asfalto.

DA CANALA SI PRESENTA UN DURO STRAPPO PER RAGGIUNGERE IL CRINALETTO SPARTIACQUE

Su questa stradicciola asfaltata abbiamo continuato a salire superando le case di Casalio, finora ad intercettare la provinciale Casina Canossa. Qui abbiamo svoltato a destra in salita e raggiunta località il Carrobbio abbiamo svoltato a sinistra in salita più ripida fino a raggiungere il castello di Sarzano. Superato il castello abbiamo imboccato la mulattiera contrassegnata dai segnavia biancorossi che ci ha riportato in direzione di Casina, ove abbiamo fatto una breve sosta. Ripartiti da casina abbiamo svoltato a destra aggirando la sede della Croce Rossa, in direzione Giandeto. Abbiamo però abbandonato la strada per Giandeto poco dopo  per svoltare a sinistra in salita  a raggiungere così la strada provinciale per San Giovanni di Querciola. Lì abbiamo svoltato a destra in direzione San Giovanni per poi svoltare nuovamente a destra dopo poche centinaia di metri in ripida salita seguendo le indicazioni per Monchi foratori. Al termine di questa ripida salita la strada sasfaltata terminava e noi abbiamo proseguito in leggera discesa su mulattiera che ci ha condotto alla casa di Cipiolla. Proseguendo oltre la casa abbiamo raggiunto la strada provinciale di collegamento tra località La Strada e Giandeto. La abbiamo attraversata ed  abbiamo imboccato la piccola stradella di accesso al borgo di Ca di Pisa.

ORMAI IN PROSSIMITA’ DI MONCASALIO
LE CASE DI MONCASALIO ORMAI SI INTRAVEDONO

Al termine dell’asfalto abbiamo incontrato un bivio ove abbiamo svoltato a sinistra in discesa su suggestiva carraia che rapidamente ci ha portato a dirigerci verso Semiago. Ma prima di raggiungere le case di questo piccolo borgo abbiamo svoltato a sinistra in discesa su traccia inerbata in mezzo a un campo e siamo così sbucati sullo stradello asfaltato di accesso al Mulino del Tasso. Qui abbiamo svoltato a sinistra e dopo una breve salita siamo transitati al centro del borgo della strada sito sulla provinciale per San Giovanni di querciola. Abbiamo svoltato a destra e dopo aver affrontato un paio di su e giù al bivio successivo abbiamo tenuto la sinistra in direzione di ca Mazzoni, ca Schiavino.

L’ ARRIVO AL CASTELLO DI SARZANO

Ormai giunti a San Giovanni di Querciola, poco prima di ritornare sulla strada provinciale, abbiamo svoltato a sinistra su traccia di carraia che successivamente ha svoltato a destra a superare dal di dietro le case di San Giovanni. Ben presto la carraia si è trasformata in piccola stradicciola asfaltata assai rovinata e ci ha condotto a raggiungere una bella casa isolata, in splendida posizione panoramica, ormai in prossimità della cima del monte Faggiola, il monte che sovrasta San Giovanni. Superata la casa abbiamo ripreso a pedalare su una bella carraia attraverso la quale, svoltando a sinistra in salita al primo bivio, siamo giunti sulla sommità del monte, ove è situato un manufatto dell’Agac. Abbiamo successivamente iniziato lo scollinamento e nel primo tratto la carrareccia piuttosto ripida è risultata anche piuttosto rovinata come fondo e ha messo alla prova le nostre abilità di guida. Successivamente la la carraia si è trasformata in piccola stradello asfaltato, strada privata, svoltando a destra sulla quale ci siamo riportati sulla strada provinciale a metà strada tra San Giovanni e Regnano. A questo punto abbiamo percorso la strada provinciale in direzione di Regnano e, ormai in prossimità del paese, abbiamo imboccato, contrassegnato da segnavia bianco rossi, una mulattiera sulla destra, che ci ha permesso di bypassare il tratto di provinciale ove è collocato il bivio per La Vecchia.

IL BY PASS DEL BIVIO PER LA VECCHIA A REGNANO

Dopo essere poi ritornati sulla strada provinciale, ormai in prossimità della chiesa, abbiamo svoltato a sinistra seguendo le indicazioni per il borgo di Cortevedola. Il tratto che ci attendeva era assai ripido ed  impegnativo ed abbiamo quindi dovuto tirare fuori tutte le nostre energie residue per arrivare sulla sommità di un colle, dal quale abbiamo poi cominciato a scendere in direzione di Casola di Querciola. Giunti sulla comunale poco prima di questo nucleo rurale, abbiamo tenuto la destra al primo bivio seguendo le indicazioni per le salse di Querciola.Superata l’area delle salse, siamo poi giunti in località Casola di querciola e qui abbiamo proseguito sulla piccola strada asfaltata in direzione de La Vecchia. Dopo una breve secca risalita abbiamo svoltato a destra sulla prima strada bianca incontrata sul nostro cammino e siamo così saliti con pendenza tutto sommato contenuta fino ai cancelli di Ca’ del lupo, in prossimità del ripetitore che li è collocato. Al primo cancello abbiamo tenuto la destra in direzione del ripetitore ed abbiamo così raggiunto un secondo cancello che delimita la tenuta agricola di Ca’ del lupo. Superato anche questo cancello e giunti ormai in prossimità della casa colonica situata sulla sommità, abbiamo girato a sinistra in direzione di una grossa stalla e qui proseguendo sulla strada bianca principale abbiamo costeggiato dal di dietro la casa colonica e rapidamente abbiamo raggiunto il cancello di uscita della tenuta.  Superato anche questo cancello ci siamo gettati in veloce discesa ed abbiamo raggiunto Vezzano sul Crostolo, nel suo nuovo quartiere posto sulla dx. idrografica del torrente.  Qui abbiamo ripreso la ciclabile lungo torrente in direzione Reggio e  ci siamo così riportati optando poi per le varianti single-track, percorribili solo in caso di periodi poco fangosi e poco piovosi , al nostro punto di partenza nel centro città.

SUL MONTE FAGGIOLA
SCENDENDO VERSO SEMIAGO
APPENA USCITI DALLA TENUTA DI CA DEL LUPO
DA CA DEL LUPO VERSO VEZZANO

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