LE COLLINE DI CANOSSA : MONTE STAFFOLA , CAVALIERE E BARAZZONE

Cerezzola Selvapiana Monchio delle Olle Albareto Roncaglio Cadrazzole Monte Staffola Monte Cavaliere Trinità Costa dei Sabbioni Monte Barazzone Casa Metraglia Vercallo Cerredolo de Coppi Casalino Braglie Rossena Cerezzola

Km 31,500 dislivello 1000 m

Total distance: 31526 m
Max elevation: 736 m
Min elevation: 215 m
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SUL MONTE STAFFOLA

Abbiamo posizionato l’ auto a Cerezzola . Da qui ci siamo avviati sulla strada provinciale per Trinità , ma dopo poco meno di 3 km. abbiamo svoltato a dx. subito dopo una curva per uno stradello inizialmente asfaltato ,  poi parzialmente cementato, poi definitivamente sterrato .  Lo stradello serve per accedere ad un paio di villette.  Successivamente prosegue in carraia a tratti inerbata, a tratti acciottolata fino a raggiungere le prime case di Selvapiana. Superata la Chiesetta si gira a sn. a fianco di un agriturismo e raggiunto il ristorante Il Petrarca si tiene la dx.  in direzione del piccolo cimitero del borgo. Abbiamo proseguito su questa strada superando il cimitero e successivamente anziché girare a sn. in direzione della provinciale alla prima curva abbiamo proseguito diritti su carraia inerbata per poi, seguendo l’ abbozzo della mulattiera, girare in discesa a dx. a superare un fosso e risalire in direzione dello stradello di accesso di una casa.  Si raggiunge così un’altra abitazione , superata la quale si prosegue sempre su bella carraria in costante salita talora intervallata da alcuni significativi strappi fino a raggiungere Monchio delle Olle in prossimità della sua chiesa. Qui abbiamo tenuto la sn. in discesa in direzione della provinciale, per poi tenere la dx. al successivo bivio e , ormai a livello della provinciale imboccare sulla dx. una evidente carraia che circumnaviga dal basso le case di Trinità. Con una impegnativa risalita finale abbiamo così raggiunto Albareto, contraddistinto da 2 belle case torre.  Qui abbiamo cercato di raggiungere imboccando lo  stradello ghiaiato di accesso ad una casa colonica la vecchia carraia per Cadrazzole. Dalla casa colonica in poi però la traccia appariva veramente in pessimo stato e pertanto abbiamo deciso di abbandonare questa traccia e tornati sui nostri passi abbiamo proseguito su asfalto a raggiungere la chiesa di Roncaglio ben riconoscibile anche in lontananza per l’ alto campanile.  Raggiunta la strada comunale proveniente dal fondovalle Enza anziché proseguire su asfalto  girando a sn. in salita verso Cadrazzole, abbiamo imboccato, sempre sulla sn., la carraia che si diparte immediatamente a fianco del bivio con indicazione di sentiero CAI per Cadrazzole.  La carrareccia piuttosto accidentata ci ha costretto in alcuni punti a procedere a spinta e così non senza fatica abbiamo raggiunto Cadrazzole e da lì nuovamente la strada proveniente da Roncaglio.  Attraversata la strada abbiamo imboccato la stradicciola asfaltata innanzi a noi con indicazione CAI per M. Staffole. Per evitare la direttissima e giungere sull’ antecima , abbiamo svoltato immediatamente dopo a dx. su abbozzo di carraia e , su questa traccia ci siamo diretti ad ovest per poi piegare a sn. e raggiungere così sempre in sella la panoramica vetta del Monte Staffola, un po rovinata da un manufatto dell’ acquedotto, ma soprattutto ormai quasi completamente mangiata dalla grande frana che si è portata con se anche il vecchio stradello asfaltato di accesso da Roncovetro. 

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Dopo una breve pausa ad ammirare il paesaggio abbiamo proseguito su traccia di crinale dapprima  in single track, poi su pezzi di asfalto dissestato e mangiato dalla frana in direzione Est a raggiungere la casa rossa dell’ antecima e successivamente ancora la strada proveniente da Roncaglio.  Qui abbiamo tenuto la dx. per alcune decine di metri per poi tenere la sn. su larga ed acciottolata carraia in salita, tramite la quale siamo risaliti sul Monte Cavaliere. Da qui abbiamo cominciato a scendere ed evitato un primo bivio segnato CAI sulla sn. abbianmo svoltato a sn. sul secondo bivio, carraia molto acciottolata , per raggioungere, mantenendo sempre la direzione principale nord  la strada asfaltata in corrispondenza del quadrivio Trinità Montale Vedriano.  Abbiamo proseguito in direzione Trinità per poi piegare a dx. al davanti del bar osteria del paese e raggiungere così la strada asfaltata per Barazzone su ultimo tratto di carraia che piega a dx.  Dopo circa 1 Km in corrispondenza di una bella casa con ampio cortile ghiaiato abbiamo imboccato sulla sn. una carraia  dapprima in ripida salita con indicazioni M Barazzone -Barazzone. Siamo così saliti su una bellissima costa, assai panoramica, la Costa dei Sabbioni, che separa la Valle del Tassobbio alla nostra destra dalla valle del Rio Cerezzola alla nostra sinistra. Abbiamo pedalato superando alcuni ripidi strappi in direzione del Monte Barazzone, che appariva davanti a noi con i suoi 740 metri di quota. Dopo alcuni tratti caratterizzati da divertenti su e giù, abbiamo imboccato sulla nostra sinistra il bivio con direzione Monte Barazzone, abbandonando La Carraia avanti a noi che ci avrebbe portato al Borgo di Barazzone. Nel primo tratto di questa Carraia, molto ghiaiata, e pertanto assai scivolosa, abbiamo dovuto spingere la bici, ma il tratto è stato breve e risaliti in sella abbiamo così raggiunto rapidamente la vetta del Monte caratterizzata per la presenza di un manufatto dell’acquedotto. Appena prima della vetta abbiamo poi imboccato sulla destra una carraia in forte discesa, ma tutta pedalabile, se pure con attenzione. In questa maniera siamo giunti velocemente ad un quadrivio. anzi ad un intersezione di 5 vie. Noi abbiamo tenuto la terza deviazione procedendo in senso antiorario con indicazione per Vercallo Cerredolo dei Coppi. E’ iniziato a questo punto un tratto veramente divertente caratterizzato da numerosi pezzi di singletrack. Una volta raggiunto il borgo di Vercallo,sicuramente meritevole di una visita in quanto ben ristrutturato nel rispetto delle sue caratteristiche originarie, abbiamo proseguito sulla carraia che si apriva innanzi a noi, contraddistinta sempre dai segnavia bianco Rossi del sentiero Cai. Questa carraia ben presto si è trasformata in singletrack con un tratto anche veramente entusiasmante al disopra di alcuni calanchi. Ritornata mulattiera, dopo un piccolo Guado, siamo giunti in prossimità di Cerredolo dei Coppi sulla strada asfaltata che lo collega a Casina. Qui abbiamo svoltato sulla sinistra in direzione di Canossa, ma raggiunta una curva ad angolo retto a destra, dove la strada avrebbe cominciato a scendere in direzione di Rossena, abbiamo imboccato un’ampia mulattiera, ignorando i segnavia bianco rossi che ci avrebbero indotto ad entrare nel bosco sulla nostra sinistra. La carraia invece che abbiamo imboccato in discesa si è rapidamente diretta verso una casa colonica, Cà Branzana. Ormai in prossimità della casa abbiamo deviato sulla nostra sinistra per raggiungere dopo avere corteggiato un filare una più ampia mulattiera che ci ha fatto giungere, dopo avere transitato avanti a un capannone agricolo, al piccolo paese di Casalino. Qui abbiamo tenuto la sinistra seguendo sempre i segnavia bianco Rossi ed in discesa siamo transitati in prossimità di una casa,dove l’ asfalto finiva. Qui seguendo sempre segnavia bianco Rossi abbiamo girato a destra per un altro tratto assai divertente e veloce ed in questa maniera abbiamo raggiunto il nucleo rurale di Braglie ,ormai in prossimità di Rossena e Rossenella con l’omonimo Castello ben visibile innanzi a noi. A Braglie la strada è diventato asfaltata e così abbiamo rapidamente raggiunto Rossena. Lasciato il castello sulla nostra destra abbiamo proseguito sulla strada provinciale in direzione di Canossa per girare poi a sinistra in prossimità del primo agriturismo che abbiamo trovato sulla nostra strada. Siamo entrati così nell’area naturalistica della Rupe di Campotrera come viene indicato da alcuni pannelli che ne spiegano le caratteristiche di natura vulcanica. ed anche il terreno della carraia rossiccio e ghiaioso ne rimarca l’origine. Raggiunto il bivio dove il sentiero naturalistico procede verso sinistra ad aggirare La Rupe, noi abbiamo tenuto la destra su singletrack che rapidamente ci ha fatto raggiungere uno stradello pseudo- asfaltato attraverso il quale abbiamo raggiunto la strada di fondovalle Enza in località Fornace ormai prossimi a Cerezzola che, girando a sinistra abbiamo rapidamente raggiunto terminando così il bel giro.

https://studio.youtube.com/video/KW8-DU7ej74/edit

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