SULLE ORME DI MATILDE : A ROSSENA E CANOSSA

Monticelli di 4 Castella, Ghilghetta, Ghilga, Ciano,Cerezzola,Rossena, Braglie, Casalino, Cerredolo de Coppo, Cavandola, Canossa, Sedignano, caverzana, Monticelli

KM 34,5. DISLIVELLO 890 METRI

Total distance: 33922 m
Max elevation: 600 m
Min elevation: 173 m
Download file: S Polo Cerezzola Rossena canossa Bianello.gpx
DA CASALINO IN DIREZIONE CA BRANZANA

Giornata splendida. Temperatura già in partenza piuttosto calda. Parcheggiata la macchina al borghetto di Monticelli di Quattro Castella, immediatamente a ridosso dei Quattro Colli sui quali erano posizionati i forti che davano il nome alla località, abbiamo imboccato in direzione Ovest via Enzola, seguendo i segnavia bianco Rossi CAI del sentiero 640. Abbandonata la carraia principale in prossimità dell’ex convento di Montefalcone, ancora in stato di semiabbandono, dopo un tentativo fallito di restauro, l’abbiamo circumnavigato dall’alto su singletrack un pochino fangoso per poi giungere nei sobborghi di San Polo, dopo avere aggirato il vivaio matildico. Sbucati su asfalto circa all’incrocio tra via Montefalcone e via Bosi abbiamo  proseguito sempre su carraia giungendo così a sbucare in via Bonini, dove abbiamo proseguito seguendo sempre le indicazioni biancorosse in direzione sud per poi girare a destra e, dopo un duro strappo reso particolarmente viscido dalle recenti piogge, aggirando un vigneto, siamo giunti in località Ghighetta, caratterizzata da una bella casa Torre. Qui abbiamo svoltato dapprima a destra e poi immediatamente dopo a sinistra Invia Ghilga. I segnavia bianco rossi del sentiero 648 ci hanno poi fatto svoltare a sinistra in discesa su carraia abbastanza in inerbata, ma ben percorribile. Lasciata sulla nostra dx. via Mario Grisendi,abbiamo poi svoltato a sinistra sempre in salita su via Ghirardi, raggiungendo così via Cadorio, per poi svoltare immediatamente a dx. su via Matilde di Canossa, che abbiamo poi dopo 10 mt. abbandonato per proseguire sui segnavia biancorossi prendendo a sn. e sbucare poco al di fuori dei quartieri nuovi di S. Polo adiacenti alla scuola.

PROVENIENDO DA GRASSANO BASSO , SULLO SFONDO ROSSENA

Rasentando le ultime case abbiamo proseguito in direzione sud con bella vista su Rossena e Rossenella, cioè su quelle che sarebbero state le prossime tappe del giro. Superate 2 deviazioni, una sulla sinistra in salita, ed una sulla destra in corrispondenza di una S della Carraia, abbiamo proseguito sempre in direzione sud per girare poi a destra su carraia al bivio successivo e, dopo avere transitato su via Lenin, siamo sbucati sulla strada provinciale San Polo Ciano poco dopo la rotonda della nuova tangenziale. Poche decine di metri, percorsi sulla provinciale in direzione della rotonda, per poi svoltare immediatamente a sinistra su piccola stradicella, via Naborre Campanini che ci ha consentito di raggiungere la  pista ciclabile del canale d’Enza. Abbiamo seguito questa pista ciclabile sempre bella da percorrere e abbastanza defaticante, fino al suo termine, in prossimità della chiusa di Cerezzola sul torrente Enza. Risaliti sulla strada principale, l’abbiamo percorsa per circa 200 m in direzione Cerezzola, per poi svoltare a sinistra in netta salita seguendo i segnavia bianco Rossi con indicazione Rossena. il primo tratto di asfalto piuttosto datato e sconnesso è stato fatto tutto in sella nonostante pendenze comprese tra i 16 e il 25% . Poi soltanto il più forte, immaginate chi, è riuscito a rimanere quasi sempre in sella e noi comuni mortali abbiamo percorso alcuni tratti bici a mano sempre per le pendenze  molto sostenute in presenza di un fondo a tratti piuttosto accidentato.

LA COORTE E LA CASA TORRE DI CASALINO

Giunti ad un bivio abbiamo evitato di girare a destra sul sentiero che circumnaviga dal basso la Rupe di Campotrera ed abbiamo invece girato a sinistra sulla nuova mulattiera, piuttosto ordinata, ma anche troppo ghiaiata in alcuni punti, caratterizzata da una serie di pannelli che indicano le caratteristiche della zona, caratteristiche di tipo geologico e di tipo floreale ( siamo in un area SIC, sito di interesse comunitario, che ha usufruito di fondi europei per la sua valorizzazione). Non senza fatica, alcuni strappi sono rivelati veramente impegnativi soprattutto per l’eccessivo fondo ghiaiato, siamo giunti così in corrispondenza dell’ agriturismo ” Il melograno di Matilde”, sulla strada provinciale per Rossena, ormai in prossimità del castello e della torre di Rossenella.Abbiamo svoltato in direzione Rossena, ma dopo poco più di un centinaio di metri, abbiamo girato a sinistra su stradello asfaltato dapprima in salita, poi in discesa, poi ancora in salita fino ad intercettare la congiunzione tra lo stradello asfaltato proveniente dall’abitato antico di Rossena e la mulattiera che riporta verso il fondovalle del Rio Vico. Abbiamo svoltato a destra in salita e dopo avere transitato attraverso tutto il suggestivo Borgo Antico di Rossena che costeggia il Castello, siamo ritornati sulla strada provinciale. Dopo essere sbucati sulla strada provinciale, abbiamo proseguito in direzione Canossa Cerredolo, per abbandonarla poi dopo poche decine di metri svoltando a destra in discesa su sentiero 650 Cai . Dopo avere transitato attraverso il borghetto di Braglie il nostro percorso è proseguito per divertente carraia che, dopo un piccolo guado, ci ha fatto giungere dopo diversi su e giù tutti ben pedalabili in località ” I Borghi”. Qui abbiamo proseguito su asfalto ed abbiamo raggiunto il suggestivo borgo di Casalino con la sua coorte e le sue case a torre.

UNO DEI RIPIDI STRAPPI VERSO ROSSENA

Al termine del paese abbiamo imboccato una carraia sulla dx. che si dirigeva verso un capannone verde. In prossimità del capannone abbiamo girato sulla sn. e proseguendo in salita con alcuni strappi piuttosto ripidi anche per il terreno accidentato, abbiamo raggiunto località Ca Branzana, che già da Casalino intravedevamo sopra di noi. Da lì , su ghiaiata meno impegnativa, abbiamo nuovamente raggiunto la strada provinciale in prossimità del bivio per Canossa. Abbiamo proseguito invece in salita girando a destra in direzione Cerredolo e,  giunti al punto ove la strada gira a sn. e spiana , abbiamo immediatamente imboccato sulla dx. in ripida e sconnessa discesa il sentiero CAi 650 che dopo essere sceso in maniera significativa ci ha fatto giungere, al termine, nel paese di Cerredolo dei Coppi, dopo una risalita piuttosto faticosa, in corrispondenza della chiesa del paese. Prendendo a sinistra, abbiamo attraversato tutto il paese per ritrovare poi la provinciale in corrispondenza del bar ristorante, ove è stata doverosa una pausa ristoratrice con cappuccino e torta.  Ripartiti, abbiamo ripreso la strada provinciale nuovamente in direzione Rossena, per poi girare immediatamente a destra in salita e, dopo aver e aggirato il monte Tesa, abbiamo raggiunto località Cavandola e da lì in discesa siamo ritornati sulla strada provinciale tra Rossena e Canossa.

LA RUPE DI CANOSSA

Siamo quindi transitati per il  piccolo nucleo di case di Canossa, situato immediatamente ai piedi della Rupe ed abbiamo imboccato la stradicciola lastricata che dopo essere salita leggermente scende e diventa ghiaiata e ritorna sulla strada provinciale in corrispondenza del Bivio per Riverzana.  il percorso è poi proseguito su asfalto fino a giungere a Grassano e qui abbiamo svoltato a sinistra a raggiungere località Pietre, seguendo i segnavia bianco Rossi del Sentiero dei Ducati. Da pietre per questo sentiero, che ha presentato anche alcuni tratti di discesa ripida resi difficoltosi dalle pietre viscide, siamo sbucati sulla stradicciola asfaltata di collegamento tra Grassano e Grassano basso.  Abbiamo svoltato a sinistra in discesa a raggiungere queste case, per poi girare immediatamente all’inizio del paese a destra, seguendo i segnavia bianco rossi del sentiero della costa di casale. Abbiamo cominciato a risalire ed abbiamo evitato due deviazioni  sulla nostra  sinistra, la prima per il Fondo Valle del Rio Vico e la seconda per la Costa di Monte Albano, consigliabile per chi non l’abbia mai fatta, ma in periodi non fangosi. il nostro percorso è quindi proseguito in leggera salita in direzione nord, per poi piegare leggermente a destra e dopo una risalita caratterizzata anche da un paio di ripidi strappi nei quali il terreno viscido ci ha costretti a mettere il piede per terra, siamo ritornati sulla strada provinciale a valle della chiesa di Grassano. Svoltando a sinistra in discesa abbiamo quindi velocemente raggiunto il bivio per Borsea San Polo, mantenendo la destra in direzione Madonna della Battaglia Bergonzano. Dopo avere superato il bivio per Case Canovi e le case di Sedignano, abbiamo svoltato a sinistra su carraia contrassegnata da segnavia bianco Rossi, raggiungendo così rapidamente le case di Caverzana. Qui, in corrispondenza del piccolo oratorio, abbiamo svoltato a sinistra e successivamente tenuto la destra per raggiungere ,tra distese di ginestre e calanchi, in un ambiente molto suggestivo, Il fondo valle del Rio Enzola. Costeggiando il rio abbiamo così raggiunto nuovamente il Borgo di Monticelli e le nostre auto.

SALENTO VERSO ROSSENA

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