DA PRADARENA IN GARFAGNANA E RITORNO

Passo Pradarena – Passo della Comunella – mulattiera sentiero 00 – Pendici Monte Sillano – Villa di Soraggio – Brica – Metello – rifugio La Foce – Passo della Focerella – Rifugio Bargetana – Ponte sull’ Ozola – tratto di sentiero Mauri – Presa Alta – Decouville – Tarlanda – Ligonchio

Km. 40 Dislivello 1300 m

Total distance: 40488 m
Max elevation: 1755 m
Min elevation: 851 m
Download file: rifugio la foce ago 2020.gpx

Il giro ha previsto il posizionamento di un’auto a Ligonchio è di un’altra Pradarena, per evitare la faticosa risalita finale per ritornare a raggiungere Pradarena attraverso la rete sentieristica che dal passo della Focerella e dal passo di Romecchio, attraverso lama di Mezzo e lama di Rio re porta al passo. Da Pradarena abbiamo imboccato la forestale che si dirige verso il Passo della Comunella e dopo aver aggirato il monte Asinara seguendo la traccia del sentiero 00 porta  a lambire lo spigolo del Monte Sillano. Si abbandona qui infatti il sentiero 00  e si prosegue sulla bella forestale che dopo avere lambito il monte Spasina ed il Monte Romicaia prosegue in discesa in direzione della strada di collegamento del Passo di Pradarena. Dopo avere incrociato uno spiazzo solitamente utilizzato per accumulare le cataste della legna tagliata in loco, si gira sulla destra in leggera salita per poi continuare a scendere fino a raggiungere circa un chilometro e mezzo al di sotto dello spiazzo un bivio sulla sinistra.

SI SALE VERSO IL RIFIGIO LA FOCE

E’ un’ampia mulattiera nella quale si può pedalare in leggera discesa molto bene per circa un chilometro e mezzo per poi giungere in prossimità di una frana, dove la mulattiera è stata sostanzialmente abbandonata ed esitano soltanto tracce di passaggio a fianco della Frana, proseguendo poi in mezzo a pietrisco e vegetazione che ormai la ingombra. È un vero peccato perché 2 anni fa quando avevamo percorso la medesima via era quasi tutta pedalabile, a parte il tratto franato. Si giunge così ad un punto ove parrebbe che la bozza di forestale si interrompa bruscamente, ma in realtà ad angolo acuto sulla sinistra prosegue una carrareccia, anche se in pessime condizioni e assai pendente. Anche qui rispetto ai due anni fa il fondo è decisamente peggiorato ed ingombro di rami e di sassi, al punto che richiede la massima attenzione nella discesa che personalmente ho fatto anche con diversi tratti di bici a mano.

ULTIME PEDALATE VERSO IL RIFUGIO

Dopo questo tratto piuttosto in abbandono sì perviene su una mulattiera che presenta condizioni migliori, attraverso la quale, dopo un ultimo tratto semipianeggiante, attraverso un prato, si raggiunge la piccola strada asfaltata che collega il capoluogo comunale Sillano a Villa di Soraggio, che si raggiunge svoltando a sinistra con poche pedalate. Superata Villa di Soraggio si comincia a scendere a superare un corso d’acqua per poi risalire sempre sulla medesima piccola strada asfaltata ad intercettare sulla nostra destra la strada che proviene dal parco dell’orecchiella. Noi proseguiamo sempre tenendo la sinistra e dopo avere superato il bivio per Brica, raggiungiamo il piccolo paese di Metello. Dopo una breve Sosta al bar Osteria del paese e dopo esserci riforniti di acqua alla fontana del paese, siamo ritornati brevemente sui nostri passi per proseguire sulla strada asfaltata che gira a destra all’inizio del paese e che successivamente esita in ampia forestale che con pendenze sostenute sale quasi ininterrottamente, con punte fino al 16% a raggiungere il rifugio La Foce.

RIFUGIO LA FOCE

Dopo esserci rifocillati con un pasto a base di penne al ragù Siamo rimontati in sella per poco più di 200 metri in quanto successivamente sono stati maggiori i tratti a spinta dei tratti pedalati, con un ultimo tratto veramente faticoso, per raggiungere i 1750 metri del Passo della Focerella. Di qui abbiamo cominciato a scendere in direzione del Rifugio Bargetana , che abbiamo raggiunto non senza diversi tratti a spinta anche in discesa a motivo di un sentiero caratterizzato da salti e roccette. Al rifugio Bargetana abbiamo intercettato la forestale sulla quale abbiamo svoltato a sinistra in discesa in direzione Presa Alta. Superato il ponte sull’ Ozola, dopo circa mezzo chilometro abbiamo imboccato sulla nostra sinistra un tratto del sentiero Mauri, di recentemente tracciato per collegare la presa alta all’imbocco del sentiero Glenda e consentire così ai pedoni di raggiungere il rifugio bargetana su sentiero e non sulla forestale di servizio.

IL TAVOLO DEL PRANZO

il primo tratto di questo sentiero è veramente bello alternando alcuni su e giù nella bellissima faggeta della Valle del Lodola che scorre sulla nostra sinistra. Successivamente però diventa abbastanza impedalabile sia per il fondo, che per la strettezza del tracciato. Giunti al bivio in prossimità ormai del torrente abbiamo a questo punto seguito le indicazioni sulla destra per ritornare sulla forestale che abbiamo raggiunto con un breve tratto a spinta. Di cui velocemente abbiamo nuovamente raggiunto la Presa alta ed  il bivio per la decouville, attraverso la quale abbiamo nuovamente raggiunto la stradella che da Ligonchio conduce alla presa alta. Lungo la bellissima decouville abbiamo avuto la sorpresa di trovare un paio di punti nei quali siamo dovuti smontare dalla bici, la prima volta per la presenza di alcuni ingombranti massi caduti negli ultimi giorni, la seconda in quanto probabilmente in una delle piogge torrenziali nei giorni scorsi il sentiero era stato ostruito parzialmente da un cumulo di terra portata giù dall’acqua. Sull’asfalto in rapida discesa abbiamo poi raggiunto Ligonchio, dove era rimasta parcheggiata una delle due auto.

IL PRIMO TRATTO DEL SENTIERO MAURI IN MEZZO ALLA FAGGETA
LA DISCESA DAL PASSO DELLA FOCERELLA
LA SORPRESA SULLA DECOUVILLE
DOPO LA FRANA LA FORESTALE PER METELLO DIVENTA PRESSOCHE’ IMPRATICABILE

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